Panni 1-2-3 agosto 2007
La documentazione autobiografica come patrimonio culturale: le testimonianze nella genesi del tempo
Autore e curatore dell’iniziativa: Beatrice Barbalato
Comitato organizzativo: Franca Labate, Rosa Bianca Melchionda, Maria Pia Senerchia
Con il sostegno del Comune di Panni e il Comune di Bovino
Con il sostegno del Comune di Panni e il Comune di Bovino
Questo quarto incontro prosegue l’iniziativa varata nel 2002 sul tema della scrittura di gente comune che, con sempre maggiore attenzione, in molti paesi d’Europa viene considerata patrimonio della collettività. Questi colloqui si rivolgono a docenti, operatori culturali, cittadini interessati ad analizzare e valorizzare lettere, autobiografie, libri di famiglia. I colloqui di Panni riuniscono un gruppo di studiosi che riflettono nei loro interventi:- sul valore culturale e scientifico - cioè linguistico, narrativo, sociale e storico – di testimonianze quali lettere, racconti, libri di famiglia e di conti; - su come salvaguardare, archiviare, rendere culturalmente significativa e circolante questa documentazione.Quest’anno una particolare attenzione viene data all’atto di valorizzazione che compie chi trova un documento, un epistolario, una traccia del passato e lo interpreta e contestualizza nel proprio universo.
Programma
1° Agosto – Sede di Panni (Municipio)
16.00 Seduta presieduta da Beatrice Barbalato
16.00 Seduta presieduta da Beatrice Barbalato
Edgar Radtke (Universität Heidelberg): Lingua e trasmissione nella geometria dello spazio autobiografico.
La lingua è l’agente primario nel comunicare un’immagine di sé. Analizzare il parlare e lo scrivere in prima persona, non solo nelle sue espressioni più compiute, ma soprattutto negli intercalari, nelle frasi brevi, nella parola finale di una battuta, linguisticamente rivela il modo di trasmettersi di una persona. Il parlare in prima persona costituisce una frontiera enunciata, definisce le forme etologiche personali. La raccolta di documenti, dalle lettere ad interviste orali, a diari ed autobiografie, ha un significato ancora più saliente perché può stimolare una sinergia in loco fra passato epresente, fra storia e geografia.Chi interpreta questi segni può rilevare i punti che delineano lo spazio vissuto del parlante e dello scrivente, e osservarne le relazioni rispetto alla cultura antropologicadella collettività.
Luciano Cifaldi (artigiano, restauratore) è intervistato da Alessandro Meliciani.
Le voci della storia maggiore e minore a Panni nella documentazione di carte trovate in un cassetto: Luciano e il valore dato all’’antico’.Luciano ha prestato ai Colloqui dell’Osservatorio preziose carte trovate in uno dei cassetti di un mobile antico che stava restaurando. In gran parte documentiufficiali, alcuni portano il timbro della Casa reale dei Borbone, precedenti dunque all’Unità d’Italia. Vi sono discorsi pubblici, appunti, annotazioni. In una parte diquesti discorsi il Sud appare come un eco di avvenimenti lontani. La qualità della carta, la scrittura, il ritrovare i nomi delle stesse famiglie in occasione dellericorrenze, è la radiografia di una piccola e antica comunità al passo dei tempi d’allora.Luciano ha maturato la passione per l’antico nel corso di varie esperienze della sua vita. Alessandro Meliciani si soffermerà sul contenuto dei documenti e passerà la parola aLuciano che si racconterà, e narrerà da dove nasce questa sua passione per l’’antico’.
Dialogo con i relatori
18.00 Seduta presieduta da Giulia Pelillo
Cristina Gragnani (University of Illinois at Chicago): “Avanti il divorzio” e “La mia vita”. Anna Franchi tra autofinzione e autobiografia.
Scrittrice, polemista e critica d’arte, attiva nelle fila del Partito Socialista a favore del suffragio universale, Anna Franchi (1867-1954) è spesso ricordata negli studi sulla scrittura femminile e sull’emancipazione della donna per Avanti il divorzio (1902), un romanzo autobiografico scritto a sostegno della campagna per il divorzio. A distanza di trentotto anni dall’uscita di quel libro controverso, la Franchi pubblica un’autobiografia (La mia vita, 1940) che dall’infanzia copre gli anni fino al 1939. Nomi, date, descrizioni, ritratti (relativi agli anni dalla nascita al 1902) sono gli stessi nel romanzo e nell’autobiografia. Le vicende narrate estensivamente in Avanti il divorzio vengono ridotte a poche considerazioni (se non addirittura omesse) in La mia vita che dà invece ampio spazio ai racconti del Risorgimento livornese di nonni e genitori, all’apprendistato intellettuale, al lavoro di giornalista, agli ambienti intellettuali e artistici frequentati, alla guerra e agli anni postbellici. Il mio intervento mette a confronto i due testi evidenziando come il diverso scopo di ognuno determini modi diversi della narrazione del sé.
Francine Meurice (APA-Bel): La costruzione dell’Etos, nell’imposizione di scrittura autobiografica in seno alla costellazione familiare.
L’Etos è una nozione ripresa dalla retorica tradizionale che vuole mostrare attraverso l’enunciazione la personalità dell’enunciatore. Non si tratta della personalità della persona reale, ma dei caratteri che il locutore deve lui stesso far apparire, senza che siano esplicitati, al fine di sentirsi autorizzato a dirli. Il corpus dei testi dell’APA-BEL presenta differenti configurazioni di valori legati a questa immagine di scrittore costruita dal discorso autobiografico. L’intento della ricerca è reperire alcuni profili discorsivi ricorrenti per identificare alcune componenti contestuali legate alla storia, come la colonizzazione del Congo da parte del Belgio, o certe pratiche sociali, come gli ateliers di scrittura dei racconti di vita. Il focus sarà rappresentare come si disegna questa personalità implicita dell’autobiografia (Etos), attraverso la scelta di temi imposti (Congo, guerra, militarismo sindacale), o attraverso dispositivi di scrittura.
dialogo con i relatori
dialogo con i relatori
2 Agosto – Sede di Bovino (sala Pio XI, via Seminario 5)
16.00 Seduta presieduta da Cristina Gragnani
16.00 Seduta presieduta da Cristina Gragnani
Ombretta Frau (Università di Mount Holyoke): “Espatriata”. Un diario esotico fra pubblico e privato.
Nel 1908 l’editore Voghera dava alle stampe un curioso 'cahier de voyage' dal titolo deamicisiano Espatriata: da Torino a Honolulu ad opera di una baronessa piemontese conosciuta nei circoli letterari con lo pseudonimo di Mantea. Il volumetto custodiva le memorie di un viaggio nel remoto arcipelago del Pacifico in compagnia del neo- marito, un ufficiale hawaiiano conosciuto a Torino. Sia il soggiorno hawaiiano che il matrimonio furono di breve durata: nel giro di due anni la giovane Mantea faceva ritorno in Italia, da sola. Tra il viaggio e la pubblicazione del diario intercorre un ventennio in cui Mantea riuscì a costruirsi, non senza fatica, una carriera letteraria modesta ma solida. Il mio studio si concentra su due punti principali: 'in primis' sulla natura anticonformista del diario - che rivela i particolari della vita coniugale di una coppia interraziale tardo-ottocentesca - e sulle caratteristiche della scrittura diaristica, sulla distinzione fra il momento privato e quello pubblico, legato alla decisione di divulgare le proprie memorie.
Abele Longo (Middlesex University-London): Il “Valzer di Vittorino”, dal racconto all’adattamento teatrale.
Vita di un clarinettista che incanta le piazze e perde il senno in seguito a un incidente stradale.Da una parte il racconto ‘Vittorino’ (in Ritratti diversi, Ed. Insieme, Terlizzi, 2005), in cui Roberto Russo ripercorre la vita di un suo zio: Vittorino Morciano (1918-1990), clarinettista di talento di Montesardo in provincia di Lecce, il maggiore di una famiglia di nove figli, che ritorna traumatizzato dall’esperienza in guerra per poi finire qualche anno dopo in manicomio a causa di un incidente stradale. Dall’altra, un adattamento teatrale che Abele Longo e lo stesso Roberto scrivono insieme e che si propone di fissare i momenti chiave di una vita che si trova ad essere rinchiusa negli stessi riti e bisogni giornalieri, oscillando tra un passato e un presente che finiscono per sovrapporsi.
Dialogo con i relatori
18.30 Seduta presieduta da Silvia Bordini
Roberto Russo (pittore e scrittore, lavora presso il Centro diriabilitazione per disabili mentali di Gagliano del Capo-Lecce).
‘La nuvolaperfetta e gli aquiloni’, come nacque l’idea di raccontare i ragazzi disabili, scrivendo e dipingendo i loro ritratti.Roberto Russo spiega, partendo da considerazioni sulla propria vita, cosa lo ha spinto a scrivere e a dipingere i ritratti dei ragazzi disabili con cui lavora. L’autoreprende come spunto per parlare delle sua esperienza l’introduzione di Ritratti diversi (Ed. Insieme, Terlizzi, 2005), in cui tra l’altro scrive: “I ragazzi disabili, donandomi la possibilità di capirli e il privilegio di aiutarli, mi hanno offerto l’opportunità di liberare il mio cielo dalle nuvole delle effimere certezze e dai nembi dei miei sterili egoismi. Così da educatore per la loro riabilitazione, spesso mi sono ritrovato educato e riabilitato dalle loro quotidiane lezioni”.
Giulia Pelillo (Universität Heidelberg): Il racconto della quotidianità nella genesi del tempo. Analisi e interpretazione di un diario privato.
L’intervento prenderà in considerazione un diario privato che abbraccia un arco temporale di trenta anni, dal 1959 al 1989, e si soffermerà sui tratti strutturali, retorici e stilistici che caratterizzano sia la registrazione della quotidianità, sia la riflessione sulla materia narrata. Si tenterà una descrizione dei modi della narrazione autobiografica, in rapporto ai diversi momenti della stesura di questo lungo diario, ma anche in relazione alla ricezione attuale dello stesso: si terrà presente cioè da una parte la prospettiva del testo, dall’altra quella del suo significato per chi vi si accosti oggi. Al primo punto è legata soprattutto la dialettica tra annotazione del quotidiano e registrazione di eventi eccezionali, ai quali corrispondono diversi usi linguistici; al secondo, si tenterà di dare una risposta sotto un doppio profilo, di analisi linguistica generale e di coinvolgimento personale.
Dialogo con i relatori.
3 agosto - Sede di Panni (Municipio)
16.00 Seduta presieduta da Ombretta Frau
16.00 Seduta presieduta da Ombretta Frau
Marie-Ange Patrizio (Psicologa, traduttrice-Marseille): Una cartella, una valigia, un cassetto: incontro di ricordi ordinari.
Racconto di scoperte che sono già in noi, a nostra insaputa. Una cartella, una valigia, un cassetto … là dove troviamo ciò che lascia un parente dopo la morte : quello che è stato messo da parte, tenuto in serbo, se così si può dire. Documenti ufficiali, documenti importanti, lettere di una intimità che non si è mai voluta perdere, foto, ma anche delle piccole cose, emozionanti e insolite, che rivelano o confermano ciò che ha contato per la persona che li ha conservati. Nella piega d’una lettera, una ciocca di capelli di bambino, dei fiori di montagna ‘raccolti al fronte’, seccati da circa un secolo in una piccola busta...e qualche volta delle parole o dei segni per accompagnarli, testimoniare il loro valore. Incontro di ricordi ordinari, racconto di scoperte che sono già in noi, a nostra insaputa.
Rosa Bianca Melchionda (Studentessa della facoltà di Lettere dell’Università di Foggia): Breve comunicazione sull’ Intervista a Matteo La Dogana. L’Essenzialità nel raccontarsi.
Questo breve testo è un racconto autobiografico di Matteo La Dogana, che ho registrato, insieme a mio fratello Marco, a casa sua. Egli ci descrive le sue esperienze durante la Seconda Guerra Mondiale, dalla partenza nel 1940 fino a quando lui e i suoi commilitoni sono ritornati in patria. Matteo parla sia di episodi di combattimento, sia di cose private, per esempio di un pranzo in un ristorante oppure di quando ha preso la licenza per sposarsi. È un racconto breve, ma appassionante e il protagonista è molto fiero delle avventure che ha vissuto.
Vania Sebben (Università di Trento): Le autobiografie di Vittorino Tranquillin e Angelo Comel, emigrati bellunesi in Belgio.
La ricerca verterà sulle autobiografie di emigrati bellunesi in Belgio, Vittorino Tranquillin e Angelo Comel, nel secondo dopoguerra. Verranno approfonditi da un lato lo studio spazio-temporale delle opere e la lingua scelta (italiano, francese, neologismi, dialetto), da un altro la trasmissione di un messaggio personale ai posteri con la sua involontaria dimensione sociologica (manoscritto ritrovato e dattiloscritto da terzi).
Dialogo con i relatori
18.00 Seduta presieduta da Edgar Radtke
Juan Luis Calbarro (Archivo de la Escritura Popular Bajo Duero-Zamora): Le lettere della Signora Esperanza.
La corrispondenza privata nella Fuerteventura degli anni trenta come veicolo educativo e di espressione dell’intimità femminileBasandoci sull’esperienza di una maestra aragonese in Fuerteventura (Isole Canarie) e quella di una sua giovane alunna negli anni trenta, che coincidono col clima della guerra civile spagnola, saranno analizzate le potenzialità didattiche delle lettere private che sono anche una fonte per comprendere la realtà femminile in contesti patriarcali in cui la sua manifestazione pubblica si rivelava perlomeno difficile.
Beatrice Barbalato (Université Catholique de Louvain): Narciso sul web. I blogs e il raccontarsi per l’altro e attraverso l’altro.
Journal extime (come tradurre: diario stimato, valutato?) definisce lo scrittore Michel Tournier i profili che emergono dai blog autobiografici, ormai migliaia nel web. Etimologicamente questa definizione significa un diario pubblico. Descriversi sul web ha lo stesso valore che scrivere un diario nel chiuso delle quattro mura? sono un avanzamento rispetto alla pagina scritta ? modificano l’intimità dei journaux intimes ? Questo confrontarsi pubblico capovolge i tratti più usuali dei diari personali tradizionali. La descrizione dell’io tende a prendere forma sulle risposte, diventa lo specchio dei riflessi altrui. Autori come Paul Auster hanno da tempo stigmatizzato nei loro libri l’idea che l’individuo non è che un’interazione di pensieri dell’altro, enfatizzato dal mestiere di scrivere.
Dialogo con i relatori
Qualche conclusione e prospettiva: Beatrice Barbalato ed Edgar Radtke
9 comentarios:
molto intiresno, grazie
La ringrazio per Blog intiresny
necessita di verificare:)
imparato molto
molto intiresno, grazie
Perche non:)
leggere l'intero blog, pretty good
Perche non:)
molto intiresno, grazie
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